1970/71(?) "Con delizia e costanza" performance. Fu nelle sale infernotte dell'Unione Culturale di via Cesare Battisti, storicissimi scantinati del primo Parlamento italiano, che Gianni Delizia e Costanza Gatti presentarono la loro performance "Con delizia e costanza". Chiaro che non ci fosse una lira da pagare per assistere a quel frammento scomposto di vita, assolutamente surreale, dove Gianni friggeva le uova ingaggiando un rapporto con quella nuova faccia senza naso e senza bocca formata dalla padella con due occhi arancioni e pelle bianca mentre Costanza seduceva il pubblico, cinquanta sessanta persone, con la sua straordinaria sensualità. Costanza tradiva Delizia deliziando il pubblico-amante mentre Delizia veniva sedotto dalle due uova al tegamino, il cui friggere era anche colonna sonora, senza sapere di certo che un tale John Cage.... più o meno una cosa del genere. Quando Delizia attore girava la testa e appariva lo sguardo e con lo sguardo la sua faccia, eri certo di trovarti di fronte a Nosferatu, a Charles Manson, a Barbanera, al Maligno di tutte le fiabe. Volto magro e scavato con l'immancabile barba, liscia, appuntita, incolta e nera, capelli corvini lunghi e aggrovigliati. Infine lo sguardo, irraccontabile, comunque due bulbi oculari di cui uno si muoveva per i fatti suoi, quando non sostava, completamente rivolto verso il naso. Inquietante e affascinante era quando l'occhiata, lo sguardo, tra le combinazioni, diventava normale. Un satanasso simpatico, grande esperto della vita in soffitta e on the road in Turin, gran conoscitore di tutte le essenze psichedeliche e affini e attore più che discreto. L'Aids lo ha falciato non ancora quarantenne, ma la morte si è spaventata.
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